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Storie dai Tropici

Colera Haiti: sotto accusa campi ONU

(Port-au-Prince, Haiti - 29/10/2010)

Cresce la preoccupazione ad Haiti per il diffondersi dell'epidemia di colera che secondo le agenzie umanitarie si avvicina pericolosamente a Port-au-Prince. Nuovi casi di colera si segnalano nella zona intorno a Arcahaie, un villaggio nel distretto settentrionale di Port-au-Prince, a circa un'ora di macchina dalla capitale.
A Port-au-Prince sono stati registrati finora pochi casi d'infezione, tutti di persone che avevano contratto la malattia in altre parti del paese.

Intanto s'indaga sull'origine dell'epidemia e su come possa essere scoppiato un focolaio in una regione in cui il colera non era presente da almeno cento anni. E i sospetti ora cadono su un campo di caschi blu ONU.
Sotto accusa la base delle Nazioni Unite a Mirebalais, dove di recente è arrivato un contingente di peacekeeper nepalesi. In Nepal il colera è endemico e sarebbero proprio gli escrementi dei soldati, entrati nel ciclo dell'acqua, ad aver diffuso l'epidemia ad Haiti.
L'ONU respinge le accuse, dichiarando che i campi sono forniti di fosse settiche e i primi test effettuati dai funzionari del campo avrebbero dato esito negativo; tuttavia sono ancora in corso ulteriori analisi nelle acque vicine al campo.

Il colera ad Haiti ha fatto già 300 vittime e il picco dell'epidemia non è stato ancora raggiunto, dicono i sanitari. E' di 4.000 persone infette l'ultimo bilancio ufficiale, probabilmente sottovalutato, dal momento che i centri sanitari non possono registrare tutti i casi di diarrea che si verificano nelle comunità più isolate.
Secondo gli esperti, quando il focolaio si spegnerà, il colera sarà l'ennesimo morbo endemico del paese, incrementando il già lungo elenco di patologie infettive, come malaria, tubercolosi e molte altre malattie che trovano facile diffusione nelle aree più povere del mondo.

Nella Repubblica Dominicana è stata avviata una campagna di informazione pubblica che invita tutti, residenti e personale alberghiero, a bollire cibo e acqua e lavare accuratamente con il sapone le stoviglie.
Il Ministro della salute rassicura: sono stati istituiti controlli sanitari in tutte le regioni più a rischio e i mercati agricoli lungo i confini con Haiti, che nei giorni scorsi erano stati chiusi, dovrebbero riaprire oggi e riprendere le attività. L'attenzione delle autorità di Santo Domingo rimane comunque alta e chi cerca di passare il confine, ora più che mai, viene brutalmente respinto.

Altri dettagli su: BBC news


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