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Storie dai Tropici

A Cuba mezzo milione di impiegati statali in meno nel 2011

(L'Avana, Cuba - 14/9/2010)

Il governo cubano affronta la crisi e annuncia una drastica trasformazione nella politica economica dell'isola che si traduce, tra le altre misure, nel taglio di mezzo milione di posti nel settore pubblico, a partire da marzo del prossimo anno.

Il sindacato dei lavoratori cubani (Central de Trabajadores de Cuba, CTC) ha fatto sapere che lo Stato allargherà le opportunità di lavoro del settore privato, favorendo la crescita delle piccole imprese private e delle cooperative autonome.

I lavoratori licenziati dovranno trovare altri mezzi per guadagnarsi da vivere. "Lo Stato non può né deve continuare a mantenere società pubbliche che hanno libri paga gonfiati e perdite che rappresentano un peso per l'economia" informa il CTC. E aggiunge che i servizi sociali saranno garantiti come prima, a titolo gratuito, per tutti i cubani, siano essi lavoratori autonomi, di imprese private o di cooperative.

Ma la riconversione verso un'economia di mercato non sarà impresa facile. Cuba ha una forza lavoro di 4,9 milioni di persone in un paese con una popolazione di 11,2 milioni. Attualmente lo Stato controlla il 95 per cento dell'economia che si trova in grande difficoltà, anche a causa dell'embargo imposto all'isola dagli Stati Uniti.

Per bilanciare i licenziamenti saranno concesse 460.000 licenze di lavoro autonomo; il governo spera che il settore privato emergente sia in grado di assorbire i lavoratori in esubero dal pubblico, ma diversi analisti esprimono dubbi a riguardo. Il governo parla di lavoro autonomo, ma ci vorrebbe un investimento iniziale e gli strumenti per favorire la riconversione non sono stati ancora definiti.

Intanto a Cuba si diffonde la speranza. Ottenendo un permesso per aprire una piccola impresa molti cubani sperano di poter migliorare il proprio tenore di vita; un impiegato statale guadagna in media 20 dollari al mese, facendo il calzolaio si guadagnano tra 70 e 100 dollari. Quanto meno, chi lavorava illegalmente nel settore del turismo o dei piccoli commerci potrà guadagnarsi da vivere senza più la paura di essere multato.

Altri dettagli su: Prensa libre

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