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Storie dai Tropici

Non sventrate il Serengeti: gli scienziati lanciano l'allarme

(Dar es Salaam - 4/2/2011)

L'annuncio che una striscia d'asfalto avrebbe tagliato in due il Serengeti era stato dato l'anno scorso.
Contro il progetto si sono schierati ambientalisti, gente comune e numerosi scienziati di fama internazionale. Persino la Banca Mondiale si sarebbe offerta di finanziare un tracciato alternativo, che salverebbe il Serengeti dalla distruzione.
Eppure, nonostante la mobilitazione internazionale, il presidente della Tanzania, Jakaya Kikwete, insiste che il piano è stato approvato e che i lavori per la realizzazione della strada andranno avanti.

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica PLoS ONE, la superstrada che attraverserà la parte settentrionale del parco potrebbe portare ad una perdita del 35% del numero di gnu e grandi erbivori, nonché ad una proporzionale riduzione di felini e altri predatori.

Quasi due milioni di animali selvatici compiono ogni anno in queste terre una delle più grandi e spettacolari migrazioni che la natura ci abbia mai regalato.
Anche se gli scienziati affermano che la strada non potrà fermare la migrazione, "ci sono ragioni per ritenere che l'aumento del traffico stradale e delle attività umane, le recinzioni e il conseguente sviluppo dell'intero territorio trasformeranno un semplice progetto stradale in una barriera di fatto".

Se agli erbivori viene impedito di raggiungere le aree di pascolo, di riproduzione e le fonti d'acqua disponibili durante l'alternanza delle stagioni, si rischia di portare al collasso le mandrie. Con meno prede a disposizione anche il destino dei grandi predatori è segnato, in un effetto domino che si propaga da specie a specie e che porta l'ecosistema alla distruzione.

La questione non riguarda solo gli gnu ma l'equilibrio di una intera regione. Stupisce che la Tanzania, paese storicamente attento all'ambiente, si ostini a non considerare i rischi di un tale sconsiderato progetto, in nome del cosiddetto progresso economico.
L'alternativa proposta, un collegamento stradale il cui tracciato è previsto più a sud, collegherebbe un numero maggiore di centri abitati e garantirebbe comunque una via di comunicazione efficace allo sviluppo della regione.

Altri dettagli su: Mongabay.com
Leggi anche: Come distruggere il Serengeti (9/7/2010)
Schede PaesiTropicali.com: Tanzania

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