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Storie dai Tropici
Violento terremoto in Giappone: onda tsunami avanza nel Pacifico
(Tokyo, Giappone- 11/3/2011)
Un violentissimo terremoto di magnitudo 8,9 sulla scala Richter ha colpito questa mattina il nord est del Giappone. Una scossa senza precedenti negli ultimi dieci anni. Molti i feriti mentre arrivano notizie delle prime vittime.
Il panico si sta diffondendo sull'intera costa pacifica: a seguito del sisma si è generato uno tsunami di enormi proporzioni, che potrebbe portare distruzione in aree anche molto lontane dal Giappone.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha immediatamente lanciato l'allarme. A rischio immediato le isole del Pacifico più vicine all'epicentro del sisma, quindi Marianne, Guam, Taiwan e l'arcipelago delle Filippine. A seguire Vanuatu l'Indonesia, Papua Nuova Guinea, Fiji, Samoa, Kiribati, isole Cook, fino alle Hawaii.
Onde anomale, alte oltre dieci metri, hanno già travolto le coste giapponesi: vaste aree del litorale sono ormai scomparse sotto l'acqua e il fango.
L'ampiezza del fenomeno si deve all'enorme quantità di energia rilasciata dal sisma unita al movimento del suolo che, generando uno spostamento del fondo marino, mobilita milioni di chilometri cubi d'acqua.
Entrambe queste condizioni si sono verificate questa mattina al largo del Giappone.
Le onde di tsunami viaggiano in mare aperto a circa 700 km/orari e possono arrivare ad una distanza di migliaia di chilometri dal punto di origine.
Il Giappone è una terra ad alto rischio sismico, dove sono però ben abituati a gestire situazioni di emergenza grazie ad una organizzazione capillare della protezione civile. Questa volta, tuttavia, le autorità hanno immediatamente accettato l'aiuto internazionale; un dato questo piuttosto allarmante, che si giustifica solo con le enormi proporzioni del fenomeno.
I mezzi operativi si stanno già muovendo per portare i primi soccorsi mentre il premier giapponese invita alla calma; ma è caos totale. Vaste aree sono colpite da incendi, i crolli non si contano e milioni di case sono senza elettricità.
Altri dettagli su: Pacific Tsunami Warning Center
Leggi anche: Quando la terra trema
Un violentissimo terremoto di magnitudo 8,9 sulla scala Richter ha colpito questa mattina il nord est del Giappone. Una scossa senza precedenti negli ultimi dieci anni. Molti i feriti mentre arrivano notizie delle prime vittime.
Il panico si sta diffondendo sull'intera costa pacifica: a seguito del sisma si è generato uno tsunami di enormi proporzioni, che potrebbe portare distruzione in aree anche molto lontane dal Giappone.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha immediatamente lanciato l'allarme. A rischio immediato le isole del Pacifico più vicine all'epicentro del sisma, quindi Marianne, Guam, Taiwan e l'arcipelago delle Filippine. A seguire Vanuatu l'Indonesia, Papua Nuova Guinea, Fiji, Samoa, Kiribati, isole Cook, fino alle Hawaii.
Onde anomale, alte oltre dieci metri, hanno già travolto le coste giapponesi: vaste aree del litorale sono ormai scomparse sotto l'acqua e il fango.
L'ampiezza del fenomeno si deve all'enorme quantità di energia rilasciata dal sisma unita al movimento del suolo che, generando uno spostamento del fondo marino, mobilita milioni di chilometri cubi d'acqua.
Entrambe queste condizioni si sono verificate questa mattina al largo del Giappone.
Le onde di tsunami viaggiano in mare aperto a circa 700 km/orari e possono arrivare ad una distanza di migliaia di chilometri dal punto di origine.
Il Giappone è una terra ad alto rischio sismico, dove sono però ben abituati a gestire situazioni di emergenza grazie ad una organizzazione capillare della protezione civile. Questa volta, tuttavia, le autorità hanno immediatamente accettato l'aiuto internazionale; un dato questo piuttosto allarmante, che si giustifica solo con le enormi proporzioni del fenomeno.
I mezzi operativi si stanno già muovendo per portare i primi soccorsi mentre il premier giapponese invita alla calma; ma è caos totale. Vaste aree sono colpite da incendi, i crolli non si contano e milioni di case sono senza elettricità.
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Leggi anche: Quando la terra trema
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