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Il giro del mondo: un sogno che può diventare realtà

Tra la comunità dei viaggiatori italiani se ne parla tanto, ma in pochi riescono a farlo; negli altri paesi europei, invece, è un'abitudine consolidata e sempre più diffusa. Prendersi una lunga pausa dal lavoro, un periodo sabbatico da dedicare a se stessi e approfittarne per fare il giro del mondo è una scelta impegnativa, che però si può fare anche senza essere straricchi.
Come? La risposta è dannatamente semplice: decidi di partire e fissi una data sul calendario. Quando la data fatidica si avvicina, sai solo che devi partire. Non c'è altro modo: non avrai mai abbastanza denaro, non avrai mai organizzato tutto l'organizzabile, non sarai mai pronto davvero.
A peggiorare le cose, nel marasma dei preparativi, ci si mettono amici e parenti, che in occasioni come queste sono abilissimi nel declinare tutto ciò che può andare storto, citando pericoli più o meno improbabili, a cominciare dalle malattie per finire con i dirottamenti aerei o i rapimenti da parte di Al Quaeda o di qualche cartello colombiano.
Nessuno o quasi, si rende conto di quanto preziosa sia l'esperienza di girare il mondo per un lungo periodo. Tranne chi ha scelto di farlo.
Attorno al giro del mondo ruotano una serie infinita di domande: dove andare, per quanto tempo, quando partire, con chi e, soprattutto, quanto costa. Cominciamo dall'ultima che è senz'altro un fattore importante, ma meno cruciale di quanto si creda.

Quanto costa?
Non tutti sanno che un biglietto aereo "giro del mondo" può costare meno di un volo andata e ritorno per le Fiji, il Sud America o la Nuova Zelanda: parliamo di cifre che si aggirano tra 1.000 e 3.000 sterline (circa 1.200-3.500 euro).
Abituatevi a valutare i prezzi in sterline, perché le offerte migliori si trovano presso le agenzie di viaggio britanniche, tutte accessibili via web. Nel Regno Unito, e non solo lì, c'è molta gente che si concede un "gap year": adulti in piena attività lavorativa, giovani che hanno finito l'università e non sono ancora entrati nel mondo del lavoro, persone di mezza età già in pensione. Anche le compagnie aeree e alcune agenzie di viaggio italiane offrono questo tipo di servizi, ma di solito risultano più costosi.

Le regole del Round The World (RTW) ticket sono semplici: il viaggio comincia e finisce nello stesso paese, si vola da est verso ovest (o da ovest verso est, ma sempre nella stessa direzione) e la validità del biglietto va da un minimo di dieci giorni ad un massimo di 12 mesi.
Il prezzo del biglietto varia in funzione delle miglia percorse e/o degli scali previsti; in generale, maggiore sarà il numero di "fermate", più alta sarà la tariffa.
Un biglietto RTW può essere emesso da una sola partnership aerea (Star Alliance, Skyteam, Oneworld) ma questo non rappresenta un limite; anzi, la convenienza delle tariffe nasce proprio dall'elevato numero di connessioni offerto da una singola alleanza.
Star Alliance, ad esempio, garantisce la bellezza di 688 connessioni aeree con 128 paesi del mondo. Membri di Star Alliance sono Singapore Airlines, Air Canada, Air New Zeland, Thai, Lufthansa, South African Airways, Varig, United e molte altre compagnie.
Tra i vettori affiliati a Skyteam troviamo, solo per citarne alcuni, Alitalia, KLM, Air France, Delta, Aeromexico, Vietnam Airlines, che operano in 898 destinazioni sparse in 169 paesi.
Non dovrebbe perciò essere un problema trovare l'itinerario giusto, dal momento che si possono scegliere mete, tempi ed itinerari come si vuole; in alcuni casi è possibile cambiare le date di partenza durante il corso del viaggio e godere quindi della libertà di fermarsi in un posto di più o di meno di quanto precedentemente stabilito.

Naturalmente, il biglietto aereo non è la sola spesa da mettere a budget: se per una classica vacanza di un paio di settimane il volo rappresenta la quota più importante del costo totale del viaggio, sul lungo periodo pesa molto meno.
Nel calcolare il budget necessario per girare il mondo bisogna prima di tutto essere realisti: pensate al vostro modo di viaggiare, a quale livello di confort siete abituati, a quali e quante cose non potete a rinunciare.
Statistiche piuttosto affidabili ci dicono che per un viaggio di tre mesi bisognerebbe mettere a budget una somma che oscilla tra 7.000 e 11.000 euro; se il viaggio dura sei mesi, si possono spendere tra 11.000 e 20.000 euro; per stare fuori un anno ci vogliono invece 17.000-35.000 euro. Si tratta di cifre medie, probabilmente sentirete di gente che ha speso molto meno.
Facendo a meno di qualche birra e accontentandosi di cibo economico, evitando hotel di categoria, rinunciando ai musei a pagamento e spostandosi solo con i trasporti pubblici si riesce a risparmiare una piccola fortuna. Economizzare va bene, ma farsi prendere dalla 'sindrome da budget' non porta a nulla di buono, lo scopo del viaggio non è risparmiare ma tornare a casa più ricchi d'esperienza; l'ideale è trovare il giusto equilibrio tra le rinunce e la concessione di qualche sfizio.
Il trucco per risparmiare, senza farsi mancare il necessario è, come tutti sanno, scegliere i paesi con il costo della vita più basso. A parità di budget potete durare il doppio in Laos, India o Indonesia, rispetto a chi si ferma nei paesi notoriamente più cari: Polinesia francese, USA, Canada, Europa Occidentale.

Guardando obiettivamente queste cifre, un giro del mondo breve, della durata, diciamo, da uno e tre mesi, se lo possono permettere in tanti; stare fuori un anno richiede invece somme più importanti, che fanno desistere la maggior parte delle persone.
Quasi sempre, tuttavia, è di gran lunga più dura la scelta di lasciare la propria casa, abbandonare le proprie abitudini, chiedere ed ottenere un periodo di aspettativa dal lavoro (con il rischio di ritardare un'eventuale promozione), insomma dare un taglio netto alla vita di tutti i giorni.

Per quanto tempo
Per fare l'intero giro dei 40.000 km della circonferenza terrestre ci vogliono 40 ore; in teoria basterebbe un weekend.
Da otto mesi ad un anno è l'approccio classico. Per qualcuno, un viaggio di due mesi è breve, ma fattibile; per qualcun'altro due anni, che sembrano un periodo lunghissimo, è ancora troppo poco.
Fare il giro del mondo non vuol dire saltare da un punto all'altro del globo, collezionando un elenco di timbri sul passaporto; è l'occasione per fare nuove scoperte, che solo il caso può presentarci, per seguire un corso all'altro capo del mondo, entrare a far parte della vita di una comunità locale, fare un periodo di volontariato e lavorare su un progetto in cui si crede oppure, più banalmente, rilassarsi su una spiaggia.
Insomma vuol dire fermarsi, prendersi delle pause, sentirsi liberi di fare le proprie scelte. Ed è da questo genere di 'fermate' che dipende la durata del vostro giro del mondo. Qualsiasi sia la durata del viaggio, un buon modo è quello di non pretendere di visitare troppi posti, ci vorrebbero troppe vite per vedere tutto.

Quando partire
La parola d'ordine è: flessibilità. Siete arrivati in un paese e fa troppo caldo nelle zone interne? Spostatevi sulle coste. Se sulle coste fa ancora troppo caldo, spostatevi nelle zone in quota. Vi trovate sotto una pioggia monsonica? Prendete un treno o un bus e viaggiate per una notte o un giorno intero, fino a trovare il sole.
Partendo per un viaggio a lungo termine non si può pretendere di capitare sempre nel posto giusto nella stagione giusta.
Inutili i tentativi di programmare in dettaglio, è più facile invece scartare alcuni posti in alcuni periodi dell'anno.
Qualsiasi guida vi dirà che in America centrale e nei Caraibi il momento peggiore è tra giugno e novembre, quando è la stagione degli uragani. In Australia tra dicembre e febbraio l'afa è opprimente e le piogge sono frequenti e abbondanti. Tra marzo e giugno le strade dell'Africa occidentale sono spesso impraticabili. I mesi peggiori in Sud America sono invece quelli tra gennaio e aprile.
Le informazioni di massima sul clima di tutte le nazioni del mondo si possono facilmente reperire su internet..

Con chi partire
Da soli o in compagnia? E' una decisione difficile. Viaggiare da soli offre una serie di vantaggi: puoi scegliere dove fermarti, per quanto tempo e cosa vedere, senza dover dar conto a nessun altro. Un viaggiatore solitario impara a conoscere meglio se stesso e ha maggiori occasioni di inserirsi e di stringere amicizie tanto con i residenti quanto con gli altri viaggiatori solitari. Viaggiare da soli vuol dire, il più delle volte, avere compagni di viaggio sempre diversi. Ma spesso incute timore.
Un compagno invece dà sicurezza. Se ti ammali c'è qualcuno che può assisterti, se sei triste, hai qualcuno che sa darti conforto. Senza contare che dividere una stanza, un taxi, un'auto a noleggio garantisce un bel risparmio.
Viaggiare in compagnia vuol dire però accettare una serie di compromessi e mettere in conto inevitabili screzi e tensioni. Se il legame rischia di spezzarsi, c'è comunque una via d'uscita: separarsi per un certo periodo, prendere strade diverse e darsi appuntamento per ritrovarsi in un altro punto del globo.
L'opzione di viaggiare in gruppo è quella da valutare con maggiore attenzione: quando si è in tanti è difficile prendere una decisione che vada bene a tutti, e ancora più difficile è andare d'accordo.

Dove andare
Mentre progettate l'itinerario tenete presente che ad un biglietto giro del mondo si abbinano i viaggi via terra, in bus o in treno, e qualche passaggio via mare; se siete in vena di scialacquare, aggiungete anche qualche volo interno e qualche giorno di auto a noleggio.
Cominciate con un elenco dei posti che avreste sempre voluto vedere, delle attrazioni a cui non volete assolutamente rinunciare (le sette meraviglie del mondo antico, i patrimoni mondiali dell'umanità, i parchi e le meraviglie naturali) o degli eventi a cui non potete mancare (il Carnevale di Rio, la grande migrazione degli gnu nel Serengeti, il Jazz Festival di New Orleans, solo per citare i più famosi).
Ma non focalizzate il vostro viaggio solo sulle attrazioni più note, pensate a cosa volete vedere ma anche a cosa volete fare. Se siete appassionati di birdwatching o di whale watching, pianificate un itinerario attorno ai siti di migrazione o nelle zone dove potreste avvistare le specie più interessanti; se amate cucinare, potreste iscrivervi ad un corso di cucina asiatica, magari all'Oriental Hotel di Bangkok, o frequentare la scuola giapponese di Kiyoko Konishi a Tokyo; potete far visita ad amici e parenti che vivono all'estero, insomma lasciarsi guidare dai propri interessi rende più facile la scelta delle destinazioni e più stimolante l'esperienza.

Una volta chiarite le idee, andate su round the world flights, uno dei webplanner più quotati, dove troverete un lungo elenco di proposte già costruite, nonché una mappa interattiva che vi permetterà di cercare tra migliaia di voli e costruirvi un vostro personale "giro del mondo".
Ecco qualche esempio.
Con 1200£ (circa 1.400€) si può acquistare il biglietto RTW Navigator, che consente fino a 11 stopover, entro un limite di 29.000 miglia percorse. E' progettato per chi ama il sud-est asiatico, l'Australia, e il Pacifico.
Uno dei possibili itinerari è: Londra - Roma - Singapore- Angkor Wat (Cambogia), Bangkok- Kuala Lumpur, Penang - Kota Kinabalu (Borneo) - Sydney - Christchurch - Wellington - Auckland - Tonga - Apia (Western Samoa) - Los Angeles, Las Vegas - Regno Unito (o viceversa); da Angkor Wat in Cambogia a Bangkok in Thailandia si viaggia via terra e così pure tra Kuala Lumpur e Penang (Malaysia).

Una variante dello stesso biglietto è: Londra - Dubai - Singapore- Hanoi, Bangkok - Sydney - Auckland - Tonga - Apia (Western Samoa) - Los Angeles, Las Vegas - UK (o viceversa); da Hanoi a Bangkok e da Los Angeles e Las Vegas via terra.

Con tariffe a partire da 1.374£ (circa 1.580€) c'è il Discoverer: 7 stop a scelta in Africa, Estremo Oriente, Nord America, America Centrale, Sud America e Sud Pacifico. In più questo biglietto offre scali extra in Australia, nonché la possibilità di cambiare le date di viaggio e prevede inoltre, dietro pagamento di una tassa di 70£, il rientro diretto o la modifica dell'itinerario (re-routing). Un possibile itinerario è: UK - Lima (oppure Buenos Aires, Rio De Janeiro o Santiago) - Auckland - Fiji - Australia (scali illimitati in Australia da 35£ a tratta) - Hong Kong - Bangkok - UK.

Vorreste andare in Pacifico ma le tariffe aeree sono troppo proibitive? In molti casi il biglietto giro del mondo è la soluzione più conveniente. Con meno di 1.000£ potete andare da Londra a Los Angeles e poi volare verso le isole del sogno ( Hawaii oppure Fiji, Polinesia francese o le isole Cook); sono previsti nel biglietto anche due stop in Nuova Zelanda e uno in Australia; si passa poi per Hong Kong e da lì si ritorna infine a Londra.
Questo biglietto si chiama Trekker e nelle sue numerose varianti permette scali anche alle Samoa o alle Tonga; i voli andata e ritorno più economici per le Samoa, Tonga, Fiji o Cook costano in media, quasi il doppio e prevedono comunque due giorni di viaggio.

Dopo aver scelto l'itinerario, non resta altro che compilare un modulo con i vostri dati; il giorno dopo l'agenzia vi contatterà via mail per fornirvi ulteriori informazioni e il supporto necessario per effettuare la prenotazione del biglietto.
Buon viaggio.
[Ottobre 2010]


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